Dizionario (Pagina 1 di 88)
incapace, chiacchierone, arraffone
una
caldo
ferro nel senso di metallo (non ha plurale)
(dall’it arc finare) finire, porre fine
1.Gesù Bambino, 2. bambino Distinzione per la scrittura.
vai a saperlo/vallo a sapere! loc. avv.
1. A,a Primalettera dell’alfabeto
2. La art. det. f. sing.
3. a prep. semp
arri! – inter. incitamento, benevolo, per le bestie da soma.
1. agnello s. m.
2. Abbacchio (Regionale)
La teoria, puramente etimologica, lo fa risalire ad abecula o avecula, a sua volta derivante da ovacula o ovecula, diminutivo del latino ovis (pecora). altra versione fa derivare il termine da ad baculum, “vicino al bastone”, ad indicare l’agnello da latte, non ancora svezzato e che, in quanto tale, si usa tutt’oggi legare ad un bastone conficcato nel terreno (ad baculum), al fine di costringere la madre a rimanere nei pressi senza allontanarsi. l’altra popolana dal termine abbacchiare, nel senso di abbattere, uccidere con il bastone (dal latino baculum, quindi un agnello che è prossimo all’abbattimento “ad baculum”, “vicino al bastone’). Abbacchiarsi è tuttora in uso nel Lazio e da lì nell’uso colloquiale della lingua italiana, soprattutto con il participio passato e aggettivo abbacchiato, nel senso di persona abbattuta, affranta, distrutta, fortemente dispiaciuta. ♠ Infatti noi diciamo “te vedo bbacchiatu” quando uno è abbattuto, demoralizzato
Ricetta “Abbacchiu alla cacciatóra” Tempo di Preparazione: 10 min.Tempo di Cottura: 25 min. INGREDIENTI PER 4 PERSONE:- 1 kg di cosciotto d’ABBACCHIO a pezzetti – 2 spicchi d’aglio – 2 rametti di rosmarino – qualche foglia di salvia – 2 acciughine – 1/2 bicchiere di aceto – 1/2 bicchiere d’acqua – 40 gr di burro – 2 cucchiai di farina – sale – pepe 1. Lavate la carne e asciugatela, poi fatela rosolare in una casseruola insieme al burro. Salate leggermente e pepate. Quindi unitevi agliosbucciato, rosmarino lavato e la salvia pulita e tritata. Mescolate.2. Spolverizzate con la farina, lasciate abbrunire e annaffiate con acqua e aceto. Mescolate per bene, facendo staccare il fondo di cottura, ncoperchiate e cuocete per 15 min. su fiamma dolce. 3. In un pentolino, sciogliete le acciughe spezzettate con del sugo di cottura dell’agnello, col mestolino versatele poi sulla carne
e lasciate insaporire per un paio di minuti. Disponete l’agnello su un piatto da portata e irroratelo con la salsa ottenuta
ascesso
E’ la conseguenza dell’infezione, da parte di batteri, di un follicolo pilifero (i cosiddetti “pori” della pelle, da cui fuoriescono capelli, ciglia e peli).
L’organismo per isolare l’infezione forma, nello spessore della pelle, una raccolta di pus, che nel tempo tende ad aprirsi spontaneamente
all’esterno, giungendo così a guarigione (nel giro di 7-10 gg).
Possibili complicazioni, spesso favorite dalla spremitura dell’ascesso, sono la diffusione a distanza dell’infezione per entrata nel circolo
sanguigno dei batteri, e la formazione di altri ascessi intorno al primo. Come si manifesta Si manifesta soprattutto nelle zone soggette a
sfregamento (collo) o sul viso come complicazione dell’acne, nelle palpebre come complicazione di orzaiolo, o dove la cute presenta già una
lesione, e appare come un nodulo duro, teso, rosso, dolente anche se non viene toccato, delle dimensioni di 1-3 cm. Nel giro di una settimana,
il nodulo diviene molle e forma in superficie una punta gialla o semplicemente un punto più chiaro in cui la pelle appare molto sottile.
Nel giro di altri 3-4 giorni il pus esce all’esterno spontaneamente, e l’ascesso guarisce.
Cosa fare a casa. Di solito è consigliabile:
* Fare impacchi caldo-umidi con garze sterili imbevute di acqua bollita tiepida, per 20 minuti 3 volte al giorno
* Quando l’ascesso sembra giunto a maturazione (la pelle in superficie diventa sottile e gialla), sentire il medico per valutare se lasciare
che il pus fuoriesca da solo, o se è necessario drenarlo (cioè farlo uscire). Il pus dell’ascesso è ricchissimo di batteri, pertanto molto contagioso
, quindi: * fornite al bambino asciugamani personali * lavate accuratamente ad alta temperatura e/o con un prodotto disinfettante qualsiasi
indumento o asciugamano che sia stato contaminato con il pus dell’ascesso.
* buttate via le bende e le garze sporche di pus.Cosa non fare:
Non spremete l’ascesso senza un’indicazione del medico. In ogni caso, fatelo delicatamente, e solo dopo aver praticato, in corrispondenza
della parte chiara e sottile della pelle che copre l’ascesso, un foro il più largo possibile, mediante l’ago di una siringa ♥Accrescitivo: ‘na sòrta d’accesso
1. accesso sost. m.
2. entrata sos. f.
3. ingresso
scure
L’accétta in moriconese non è, come erroneamente pensa la maggior parte delle persone l’ascia; l’ascia è l’accéttola. Infatti: SCURE [scù-re] ant.
secure sostantivo (f). Arnese costituito da una lama pesante di acciaio, dritta o arcuata, applicata a un lungo manico da impugnarsi con entrambe
le mani, impiegato per abbattere le piante, sgrossare i tronchi e spaccare la legna ♦ lat. securem, corradicale di secare “tagliare” • sec. XIII.
ACCETTA [ac- cét-ta] sostantivo f. Arnese da lavoro atto al taglio della legna costituito da un ferro con sagomatura leggermente trapezoidale e bordo
. tagliente inserito su un manico in legno; piccola scure ♦ fr. hachette, dim. di hache “ascia” • sec. XIV ♦ lat. securem, corradicale di secare “tagliare”
• sec. XIIIASCIA [à-scia] ant. asce sostantivo f. (pl. asce)1. Utensile da taglio per il legname, formato da un ferro ricurvo innestato perpendicolarmente
su un manico di legno da usarsi con una sola mano.♥ diminutivo ascetta♦ lat. asciam • sec. XIV. Da “Istruzioni per gli Scout”[…] Una buona accetta
deve essere abbastanza pesante, in maniera da lavorare con il suo stesso peso, ma non troppo pesante da stancare il braccio di chi la usa.
Per uno Scout va bene un ferro del peso di 600-700 grammi e un manico lungo 30-35 cm. Accette più leggere o più pesanti, o con un manico più lungo,
affaticano maggiormente il braccio. Il peso del ferro però non basta, infatti in una buona accetta il ferro e il manico devono essere equilibrati e allineati.
Controlla anche la prolunga del tagliere passi per l’estremità del manico. Accrescitivo: accéttó diminutivo :accettòla
1. accettare
2. acconsentire v. t